Domenica sembra sia il giorno in cui riesco, seppur saltuariamente, ad "arredare" questo piccolo angolo del mio glob-o di interessi. Prendiamone uno.
Sono seguace, adepta, come si dice follower del buon vecchio fai da te, che ormai veste anch'egli i panni dell'internazionalità, così nell'universo di tutorial su internet/guide pratiche sulla realizzazione di qualchecosa prende l'acronimo/ashtag di "DIY: do it yourself".
I miei lavori handmade/fatti a mano non sono niente di paragonabile a tinteggiature di pareti con stancil intagliati a forma di Cupola di S.Pietro o affondi di trapano nel legno per costuzione di cassettiere laccate in pseudo-modernariato (potrei attrezzarmi in futuro).
I miei strumenti indispensabili quanto banali sono colla a caldo o vinilica (strascichi di quella utilizzata dal Muciaccia di Art Attack, che dicono abbia avuto un serio attacco allergico post-abuso da inalazione) forbici, tronchesine, bottoni, pezzi di stoffa, fogli di carta stampata, ritagli di giornali, altri oggetti di riciclo, cartone, plastica, vetro, etc. nei limiti di ciò che non è considerato putrida nettezza urbana. Principali campi di impiego: accessori di bigiotteria e piccoli complementi d'arredo...in gergo shabby chic? Definiamoli così va.
Oggi ho realizzato un DIY semplice semplice: ho montato le basi metalliche degli orecchini su dei bottoni gioiello vintage/vecchio stile (si precisa che nessuna anziana è stata derubata dalla sottoscritta) trovati al mercato rionale (su cui aprirò presto un'ampia anta del mio armadio insaccato).
Questo è il risultato che ora posso pubblicare dopo aver scollato le dita impiastricciate e portato via dal piano di lavoro - che è anche l'unico tavolo della casa dove si mangia - simil ragnatele filanti create dalla pistola della colla a caldo. E io la domenica preferisco la mozzarella fusa nella pasta al forno.
(Arricchirò la gallery con altre creazioni)
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